Sfrutta tutte le tue potenzialità [+ VIDEO]

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Oggi proverò ad essere breve. Giuro. Anche perchè desidero che dedichiate il giusto tempo al video che mi ha ispirato e che condividerò qui.

In questo video Emilie Wapnick parla, in un modo a mio avviso piacevole e a tratti spassoso, di quella domanda tormentone che – insieme a “Quando ti sposi?” e “Quando farai un figlio?” – è stata rivolta almeno una volta a ciascuno di noi:  “Cosa vuoi fare da grande?”

Hai sentito un brivido lungo la schiena? Io sì!  Perchè, diciamocelo, questa domanda rivolta ad un bambino è principalmente un modo per farlo fantasticare sul suo futuro; rivolta ad un adulto sfocia nel  volerlo incasellare dentro un UNICO ruolo. Ma se una persona non volesse essere incasellata? Se non volesse specializzarsi in un’unica cosa? Se non volesse vivere in funzione di quell’unica professione, di quel titolo, di quell’etichetta? Se volesse, a un certo punto, cambiare rotta?

Ecco. Devo dire che mi sono riconosciuta parecchio nelle parole della Wapnick, soprattutto quando parla del bisogno di cercare sempre nuovi stimoli e dei 3 “superpoteri” dei multipotenziali. Quando è arrivata all’esempio dello psicologo-liutaio, lo ammetto,  ho fatto una OLA.

Perchè? Te lo spiego:

Io AMO fare la psicologa. Ho persino cambiato Corso di Studi (perdendo i due anni di materie sostenute in Scienze dell’Educazione) quando l’Università degli Studi di Catania aprì la Facoltà di Psicologia. Ho ricominciato da capo perchè sentivo che sarei potuta diventare una brava psicologa e oggi, pur con tutte le difficoltà legate allo svolgere la libera professione nel nostro Paese, sono FIERA di me e GRATA per ogni paziente che in questi anni sono riuscita a guidare lungo un percorso di crescita, di cambiamento, di rinascita. Porto ciascuno di loro nel cuore perchè, anche grazie a loro, sono diventata la persona e la professionista che ti sta scrivendo e ogni consulenza psicologica che offro è un’occasione di crescita anche per me. Un qualcosa che mi stimola e mi sprona a migliorarmi sempre.

Ma AMO altrettanto la fotografia. Perchè anche grazie alla fotografia ho imparato a guardarmi intorno e a guardarmi dentro, usando questo meraviglioso strumento da un punto di vista introspettivo, narrativo, espressivo e proiettivo. Le immagini fotografiche per me hanno la capacità d’incantare, di sorprendere, di emozionare, di rivelare o di nascondere e attraverso l’obiettivo cerco di cogliere le sfumature, il non evidente, i segni del tempo, gli stati d’animo e tutto ciò che mi colpisce. Insomma, non riuscirei ad immaginarmi senza una macchina fotografica tra le mani, anche se la Fotografia non è la mia “principale” occupazione.

Potrebbe sembrare che il mio switchare dalla psicologia alla fotografia manifesti un’insoddisfazione o, ancor peggio, una confusione di base su quale sia la mia vera “vocazione” (che poi, se hai visto il video, converrai con me che potrebbe non esistere un’unica vocazione!). Niente di più sbagliato.  Ho molto semplicemente capito che DALL’INTERSEZIONE di queste mie grandi PASSIONI poteva nascere qualcosa di ancora più stimolante, di ancora più speciale, perchè è nelle intersezioni che nasce l’innovazione!

E per questo oggi amo definirmi PSICOFOTOGRAFA (il termine corretto è Fototerapeuta, ma Psicofotografa mi piace di più!). La FotoTerapia e la Fotografia Terapeutica mi offrono la possibilità di unire le mie competenze psicologiche e fotografiche nella creazione di progetti e di laboratori che ruotano intorno a concetti che, facci caso, appartengono tanto al campo psicologico quanto a quello fotografico: la capacità di cambiare “prospettiva di sfruttare vari punti di vista, di mettere a fuoco i propri obiettivi. E questo mi riempie di GIOIA perchè così posso esprimermi a 360°.

Avevo detto che non mi sarei dilungata e temo che, se non chiudo qui, disattenderò la promessa fatta. T’invito solo a riflettere sul fatto che se anche tu non riesci a scegliere una sola tra le tue passioni o se un tuo amico, dopo anni di vita d’ufficio e di lavoro a tempo indeterminato, decide di mollare tutto per assecondare ciò che l’istinto gli suggerisce, non è “impazzito”. Ha solo iniziato ad ascoltarsi.

La Wapnick conclude così il suo intervento (e visto che lo condivido parola per parola, concludo anche il mio articolo così):

Ai multipotenziali in sala – inclusi coloro di voi che devono essersi accorti negli ultimi 12 minuti di esserlo – dico: abbracciate tutte le vostre passioni. Seguite la vostra curiosità nella tana del coniglio. Esplorate le vostre intersezioni. Abbracciate i vostri fili interiori per una vita più felice e autentica.

p.s. Ti va di raccontarmi quali sono le tue multipotenzialità, qual è stato un tuo cambio di rotta o la tua esperienza con la famigerata domanda “Cosa vuoi fare da grande?”? Scrivimi pure!

5 pensieri su “Sfrutta tutte le tue potenzialità [+ VIDEO]

    • Chiara Scattina ha detto:

      Secondo me ciascuno di noi deve capire che ciò che ci appassiona può anche restare un semplice hobby ma, pur non diventando un lavoro, quel qualcosa sarà in grado di ampliare le nostre abilità! Per questo è fondamentale coltivare le nostre passioni, credere nelle nostre potenzialità e non farci incasellare in un solo ruolo 🙂

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  1. viaggi di ritorno ha detto:

    Quando qualche settimana fa sono incappata anch’io in questo video, mi si è aperto il cuore…finalmente qualcuno che ha dato voce ai multipotenziali. Le passioni sono a volte imprevidibili ed è proprio dalle intersezioni che nasce la capacità di innovare e di innovarsi costantemente. Quando capisci che le mille cose che hai in testa, che ti portano in mille altri ‘posti’ rispetto a quello che ‘abiti’ (spesso per abitudine e dovere), vanno assecondate e coltivate, si aprono possibilità e sopratutto spiragli di felicità…complimenti per il blog! Tornerò presto a visitarti. Ti seguo con piacere.

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  2. Guido ha detto:

    Finalmente mi ritrovo, mi hanno sempre fatto sentito un po’ strano per la molteplicità dei miei interessi che spazia amo dalla fotografia, allo yoga alla medicina, alla fitoterapia ed infine al psicologia come uno che non era capace di scegliere, una sorta di perditempo.
    Invece per me è Vita, nel senso più profondo del termine amare le mie passioni, alimentare i miei sogni perché mi tengono attivo, ricco di interessi capace di innamorarmi per una tecnica nuova e d ivorare libri, tutorial e quanto altro possa farla fare mia. Grazie per quello che pubblichi, è bello ritrovarsi negli altri ed il video è estremamente significativo

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