Mindfulness e Pittura Intuitiva sull’Etna

#mindfulness-41

La giornata di Domenica 9 Giugno merita un post sul blog!

Ho già condiviso tante stories su Instagram ( @chiara_scattina il profilo da seguire, le trovate ancora tra le stories in evidenza alla voce Mindfulness), ma prima di scrivere un post ho lasciato decantare le tante emozioni e sensazioni vissute.

Io e Gabriella Trovato (Duediquadri Atelier) abbiamo proposto un nuovo workshop di mindfulness e pittura intuitiva, stavolta en plein air, immersi nella natura del Piccolo Sogno Etna di Valentina Lizzio. Un sogno, davvero!

I partecipanti, come sempre accade, ci hanno donato e trasmesso più di quel che potevamo aspettarci. Il contatto con la natura ha creato quella magia in più.

È una fortuna ed un onore poter mettere in circolo benessere e consapevolezza, bisogni e desideri, attenzione e intuizione.
Abbiamo trascorso delle ore speciali in cui non c’era un modo giusto o sbagliato di respirare, né di camminare, né di dipingere, né di mangiare. C’era il modo di ciascuno, e andava bene così com’era. Una solitudine intenzionale che diventa condivisione, apertura al nuovo, ascolto di sé, degli altri e del mondo che ci ruota intorno.

Le foto in cui compaio anch’io, quelle fatte durante la pratica mindfulness, sono di Francesca Fichera, che ringrazio anche per i video e per aver letto un breve estratto dal libro “Donne che corrono coi lupi”. Le altre sono mie fotografie.

↑che facce↑

Se non conosci la Mindfulness e leggendo l’articolo ti sei chiesto: “maind..che?” ti lascio qualche punto da leggere per chiarirti le idee. Praticare la mindfulness significa:

  • fare consapevolmente attenzione ad ogni pensiero, emozione o sentimento che attraversa la tua mente, senza giudicarli in modo critico o rigido.
  • essere pienamente consapevole di ciò che sta accedendo nel momento presente, senza restare intrappolato nel passato o preoccupato per il futuro.
  • allenare la tua mente a vivere nel qui e ora.
  • notare ed abbracciare i momenti più bui con lo stesso calore e lo stesso coraggio con cui accogli le ore più felici
  • coltivare una mente più limpida, creativa e ricettiva, potenziando le tue capacità di problem solving intuitivo

Quali benefici puoi ottenere?

  • Migliorare la tua capacità di gestione delle emozioni
  • Diminuire lo stress e sentirti più rilassato
  • Migliorare la tua memoria e la tua creatività
  • Aumentare la concentrazione
  • Migliorare la tua capacità di focalizzarti su un obiettivo
  • Rafforzare il tuo sistema immunitario

Si può praticare in gruppo come in questo ed altri workshop che terremo o individualmente nel mio studio. Se sei interessato o vuoi info in più contattami.

Chiara

Allena lo sguardo

#allena lo sguardo_6 maggio-40

Non è stato semplice portare a termine questo laboratorio di fotografia terapeutica. Prima piccoli intoppi burocratici, poi le prove INVALSI, poi la mia polmonite… Insomma, dovevamo finire a Marzo e abbiamo finito a Maggio!

Ma che gioia è, ogni volta, passare le mie reflex nelle mani dei ragazzi. Vedere che c’è, nei confronti del mezzo fotografico, rispetto ed emozione nell’usarlo per la prima volta (ci ritrovo dentro l’emozione che provai io anni fa!) e voglia di mostrare il proprio punto di vista, di raccontare se stessi, il proprio quartiere e la propria scuola, senza filtri.  Continua a leggere

The process is more important than the result

10 anni #chiarascattina

Il 20 Aprile 2009, 10 anni fa, giungevo al “traguardo” della Laurea Specialistica in Psicologia.

E sapevo già che non era un traguardo, era solo l’inizio. C’era ancora il tirocinio post laurea e le 4 prove di Esame di Stato. Studiare Psicologia non è affatto una passeggiata, ed è giusto così perchè ti abilita ad una professione d’aiuto delicata e importante. Continua a leggere

Le ntuppatedde, il femminile che si libera

#ntuppatedde © chiara scattina

Quest’anno, finalmente, sono riuscita a fotografare le #ntuppatedde.

L’idea, nata ancora prima di incontrarle, era quella di raccontare le loro singole identità, i loro volti e i loro gesti, spogliandole del festoso frastuono che avevano intorno, del loro danzare a suon di banda, del loro volteggiare tra la folla e intorno alle candelore della festa di Sant’Agata.

M’interessava esaltarne la presenza, la dignità di donna, l’affermazione di sé che, dietro quei veli, in realtà si svela raccontando il diritto alla libera espressione e il diritto alla migrazione. E così, fotografando loro, mi sembra di aver fotografato anche la nostra Agata, perchè Agata siamo tutte noi, nel momento in cui affermiamo noi stesse e le nostre idee. Libere da ogni imposizione.

In rete trovate molto per approfondire l’origine delle ntuppatedde, il loro legame con la festa della patrona di  Catania Sant’Agata e la loro reintroduzione nella festa, nella giornata del 3 Febbraio, sotto forma di performance. Io mi “limito” a mostrarvi le foto del mio progetto, citando prima le parole con cui Elena Rosa, ideatrice di questa performance, ha accompagnato l’evento:

 

“È il femminile che si libera in una festa organizzata prevalentemente da un sistema gerarchico patriarcale. È la natura che fiorisce. 
Un incitamento al risorgere del femminile, perché è del femminile la terra. La donna creatura e creatrice, la donna protettrice e guerriera, a difesa della terra senza confini e senza padroni. Migrare è il naturale viaggio di chi desidera mutare a “nuova vita,” a nuovi orizzonti, a nuova fioritura. Un fiorire verso una condizione della contemporaneità che ci fa desiderare di ribaltare il mondo, di rivoluzionarlo e stracciarlo dal suo stesso essere mondo per riportarlo a essere terra, metamorfosi e cominciamento.”

 

© #ChiaraScattina
3 Febbraio 2019 #Catania

 

La fotografia è memoria

#olocausto-8_ ©chiarascattina

La FotoTerapia parte da un presupposto: la maggior parte delle informazioni che assorbi non è codificata verbalmente. La traduci in linguaggio solo quando vuoi rendere comprensibile ad un’altra mente qualcosa che risiede nella tua mente.

Il terapeuta può quindi usare le tecniche non-verbali della FotoTerapia come strumento di interazione e di comunicazione, perché le parti di te che usano il linguaggio simbolico capiranno. L’alfabetizzazione visiva ti permette di comprendere attraverso gli occhi, di costruire significato con le immagini che osservi, di comunicare al di là delle eventuali differenze linguistiche.

Quindi se è vero (e lo è) che la Fotografia è un linguaggio e se è vero (e lo è) che un’immagine può dire più di mille parole, le fotografie possono raccontarci storie. E possono raccontarci la storia. Anche le pagine più atroci della nostra storia. Continua a leggere

La mia parola dell’anno

#berlino 2018_chiara scattina

Autoritratto, Berlino 2018 © Chiara Scattina

 

Il mio 2017 ha avuto come parola dell’anno

POSSIBILE Continua a leggere

L’arte della consapevolezza e la pausa caffè

©chiarascattina

Qualche giorno fa ti ho mostrato una foto sulla mia Pagina Facebook e ad essa ho associato una frase nella quale credo molto:《Il momento giusto per rilassarti è quando non hai tempo per farlo》 S.J.Harris Continua a leggere

Storia di un tentativo di fecondazione assistita di una donna affetta da endometriosi [foto e parole]

#Miacaraendometriosi, hai portato nella vita mia e di Mario un’esperienza in più. Un’esperienza che per anni ho detto con fermezza che non avrei mai provato. L’ingresso nel “meraviglioso” mondo delle PMA (procreazioni medicalmente assistite).

PMA è un progetto fotografico nato più da un’esigenza di pancia che da una consapevole volontà narrativa.

Ed il ventre, fisico e metaforico, ne è protagonista.

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#1su10 L’endometriosi è invisibile, ma noi no

Un anno fa riuscivo, in un modo che ancora mi stupisce, a raccontare attraverso parole ed immagini la →  #miacaraendometriosi.

Nel frattempo la vita e l’endometriosi mi hanno dato altri 3 cazzotti ben assestati, sotto forma di 3 embrioni che non sono riusciti a sopravvivere in questo mio utero tutt’altro che accogliente. (Anche questo l’ho raccontato attraverso delle foto e ne ho anche scritto, perché credo che sulle fecondazioni assistite manchi tanta informazione e tanta empatia → #PMA).
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Mindfulness e pittura intuitiva

#mandala-1

In vista del ciclo di laboratori “Mindfulness e pittura intuitiva” (Ottobre- Novembre 2017), nati dalla collaborazione (biennale) e dall’amicizia (ventennale) con Gabriella Trovato @Duediquadri Atelier  mi sono chiesta: come posso spiegare la mindfulness senza fare una cosa didattica? Continua a leggere