Qualche giorno fa ti ho mostrato una foto sulla mia Pagina Facebook e ad essa ho associato una frase nella quale credo molto:《Il momento giusto per rilassarti è quando non hai tempo per farlo》 S.J.Harris
Pensaci. È proprio quando ci sentiamo sopraffatti dagli impegni, dalle nostre giornate sempre uguali, sempre in affanno, sempre cariche di scadenze che fatichiamo ad essere produttivi, creativi e questo ci fa restare centrati sui problemi piuttosto che sulle soluzioni.
Abbiamo tanto da fare? Non troviamo l’ispirazione? Non riusciamo a concentrarci? In questi casi non dobbiamo spingere il piede sull’acceleratore. Dobbiamo mettere la freccia, accostare e ritagliarci qualche minuto per noi, concedendoci una pausa dalla frenesia quotidiana.
Per farlo viene in nostro aiuto una tecnica che ci permette, attraverso la respirazione e la consapevolezza, di riconoscere le abitudini mentali che ci fanno cadere in trappola e di tirarcene fuori, riscoprendo la nostra creatività e i nostri talenti.
Sto parlando della MINDFULNESS. L’avrai già sentita nominare e se l’hai già praticata sai che grazie a lei è possibile ridurre lo stress, aumentare la consapevolezza, scatenare la curiosità e incrementare le tue capacità decisionali.
Amo questa tecnica perchè viaggia sulla stessa lunghezza d’onda del mio motto, ovvero: osa cambiare, cerca nuove strade. Infatti ci può aiutare a non fare affidamento solo sugli schemi di pensiero consolidati (e spesso disfunzionali) che ci portano a ripercorrere all’infinito le solite vecchie strade. Questi schemi ci fanno pensare sempre meno e lasciano sempre più il controllo al pilota automatico.
Ma spesso per passare dalla posizione in cui siamo a quella in cui vorremmo essere i pensieri logici e automatizzati non bastano. Bisogna fare un salto immaginativo. Bisogna passare ad una modalità in cui il mondo lo conosci direttamente attraverso i tuoi sensi, senza che il pensiero faccia da intermediario. In cui lo sperimenti e lo tocchi con mano. L’arte della Mindfulness (o lucida consapevolezza) scaturisce proprio da questa modalità.
Il cardine attorno a cui ruota è proprio re-imparare a prestare attenzione piena e consapevole alle attività quotidiane. Lo so, sembra impossibile, ma non lo è perchè nell’attimo prima che s’inneschi il pilota automatico c’è uno spazio per la scelta e la mindfulness t’insegna a riconoscerlo, offrendoti la possibilità di decidere come reagire. A volte sarà bene che parta il pilota automatico, altre no. Ma sarai tu a decidere, consapevolmente.
Questi concetti non possono non farmi venire in mente due grandi nomi: Bruno Munari e Gianni Rodari. Le vite di entrambi sono state votate a formare dei bambini e degli uomini capaci di immaginare e di guardare oltre.
Per Rodari
è creativa una mente sempre al lavoro, sempre a far domande, a scoprire problemi dove gli altri trovano risposte soddisfacenti, a suo agio nelle situazioni fluide nelle quali gli altri fiutano solo pericoli, capace di giudizi autonomi e indipendenti, che rifiuta il codificato, che rimanipola oggetti e concetti senza lasciarsi inibire dai conformismi. (G. Rodari)
Ed anche per Munari
la creatività forma un’intelligenza elastica, una mente libera da preconcetti d’ogni genere, pronta a modificare le proprie opinioni quando se ne presenta una “più giusta”, in quanto la creatività si forma e si trasforma continuamente.

Le forchette parlanti. “Questo delle forchette è un gioco, una specie di ginnastica mentale, come quello che faccio con i bambini”. B.Munari
Ma diciamoci la verità. Abbiamo perso un po’ tutti la capacità di esplorare giocosamente il mondo come fanno i bambini. E questo nostro disimparare porta con sé un aumento dell’autocritica ed un avvizzire della nostra innata curiosità. Un degli obiettivi primari che mi pongo quando utilizzo questa tecnica è quello di aiutarti a non stroncare le tue idee sul nascere perchè anche dalle idee apparentemente mediocri o grezze possono nascere grandi idee, più ispirate e brillanti. La creatività è un processo, non un prodotto.
Un modo semplice e piacevole per accostarsi alla meditazione mindfulness è la meditazione del caffè. Il caffè del mattino, la pausa caffè, il caffè dopo pranzo sono rituali più o meno consolidati nella vita di tutti noi. Ma proprio per questa loro ricorsività solo raramente si trasformano in una vera e propria pausa consapevole. Spesso si svolgono trangugiando in fretta la caffeina contenuta nella tazzina, come fosse carburante, per ripartire più in fretta di prima. Insomma, è proprio una di quelle attività quotidiane che facciamo col pilota automatico inserito.
E se invece provassimo a fare questa nostra routine come se fossimo principianti? Quante esperienze sensoriali in più riusciremmo a captare? Quante scoperte tattili, olfattive, visive, gustative si aprirebbero davanti a noi? Rallentiamo. Focalizziamo. Assaporiamo. Facciamo una VERA pausa caffè.
Attenzione! Se nel prepararlo o nel berlo non riuscirai a restare con l’attenzione solo sul caffè perchè i pensieri vagabonderanno, no problem! Non dovrai far altro che osservarli con curiosità e gentilezza, senza scacciarli, senza deriderli, senza sottovalutarli. Potrai sorridere internamente, guardarli un attimo con consapevolezza e tornare sul caffè.
Io stamattina mi sono spinta ancora oltre e ho fermato con degli scatti tutta la sequenza di passaggi, dalla preparazione della moka al suo lavaggio finale (e ringrazio le mie mani per aver fatto foto e caffè contemporaneamente! Special guest la mano sinistra che ha anche fatto da modella.)
Spero che questo articolo ti abbia incuriosito (no, non ho usato questo termine a caso!). Se ne vuoi sapere di più scrivimi pure… e chissà che non capiti presto un’occasione per scoprire insieme l’arte della consapevolezza.
Chiara
Bellissimo quanto interessante post. Da anni sto cercando di trasformare le mie pause caffè in CERIMONIA DEL CAFFÈ dove ogni gesto si prende il suo spazio e il suo tempo. Non sempre ci riesco ma approvo a pieno l’arte della consapevolezza.
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Felice di leggere questo tuo commento! La consapevolezza ci può aiutare in tutto… anche in queste nostre abitudini quotidiane. A presto
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Mi sono avvicinata alla Mindfulness durante l’ultimo anno e ho cominciato a meditare, trovo quindi interessante leggere i tuoi post! Grazie mille per avermi donato delle idee su cui riflettere.
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Grazie a te! Oggi ho aggiornato l’articolo “Mindfulness e pittura intuitiva”, in cui puoi trovare varie tecniche pittoriche intuitive abbinate alla pratica mindfulness.
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https://chiarascattina.com/2017/10/10/mindfulness-e-pittura-intuitiva/ eccolo 🙂
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