Ma sì, tiriamo le somme di questa prima metà del 2016 (lo so, siamo già a luglio, ma tra qualche capoverso capirete perchè sto facendo solo ora un bilancio). Prendo questo post come momento di riflessione, di sedimentazione, di programmazione e di condivisione, per avvicinarmi a Settembre con il giusto entusiasmo e con le idee più chiare.
Partiamo da questa mia casa virtuale.
A Gennaio ho dato vita a questo blog e devo dire che le soddisfazioni non sono mancate. L’articolo che più avete apprezzato è stato Perchè è importante stampare le fotografie e vi anticipo già che tornerò sul tema, per trattarlo da altri punti di vista.
Non ero certa che avrei avuto costanza nel pubblicare e nel condividere post e fotografie, ma (forse anche grazie alla mia parola dell’anno: Adesso) ci sono riuscita e sono molto fiera di me!
Ora passiamo all’ambito lavorativo.
Da qualche giorno è finita la collaborazione padre-figlia che in questi ultimi anni mi ha vista al fianco del dott. Scattina. Ho iniziato a dargli una mano (o, come dice lui, a offrirgli il mio sostegno psicologico) in un momento in cui il suo stato di salute non gli permetteva di gestire da solo il carico di lavoro che uno studio medico porta con sé. E oggi, che il giorno della pensione per sopraggiunti limiti di età è arrivato, mi volto indietro e penso a quanto formativa, stimolante ed anche emotivamente significativa sia stata questa esperienza.
-Sigh-
Ma di pari passo con il pensionamento di mio padre dovrò cambiare studio e traslocare i pochi mobili che lo arredano e i tanti libri, universitari e non, accumulati negli anni… (il quaderno delle elementari con le addizioni, presente nella foto in cima all’articolo, è saltato fuori proprio con il trasloco!) quindi -HOP! -asciughiamo le lacrime e rimbocchiamo le maniche, che è meglio! Tranquilli pazienti attuali e futuri, ho già un nuovo setting in cui accogliervi e approfitterò del mese di Agosto per renderlo un buon contenitore mentale e relazionale per i nostri incontri.
E poi ci sono la fototerapia e la fotografia terapeutica, che continuano a darmi grandi soddisfazioni (la prima all’interno della terapia e la seconda dei laboratori) e con le quali continuerò a lavorare con entusiasmo perchè più studio, utilizzo e approfondisco le varie tecniche, più mi rendo conto di quanto siano incredibilmente versatili e potenti.
E la fotografia? Beh, lei c’è sempre. Il mio modo di comunicare, il mio modo di sentire, il mio modo di raccontare, di guardarmi dentro e di vivere non può prescindere dalla sua presenza. Prima di essere terapeutica per gli altri, lo è per me.
Cos’altro mi e vi aspetta?
- Da Settembre seguirò un Corso di Formazione sulle cure palliative, per poter offrire assistenza domiciliare ai malati oncologici terminali all’interno di un’Associazione che si occupa di questo. Sarà tosta, ma sono motivata a pormi in ascolto di chi lavora già in un ambito tanto delicato per riuscire poi, a mia volta, a offrire il mio sostegno.
- Poi vorrei, e lo scrivo qui per prendere l’impegno con me stessa, fare qualcosa di più nel campo dell’endometriosi. E’ una malattia cronica (e bastarda) della quale soffro da almeno 15 anni e della quale non ho praticamente mai parlato, quasi fosse una cosa di cui vergognarsi o da nascondere. Ma ora sento di voler andare oltre la mera accettazione della malattia, o la facile lagna per questa convivenza indesiderata e dolorosa. Non so ancora se come psicologa, come fototerapeuta o come fotografa, ma qualcosa farò!
- E vi lascio anche una piccola anticipazione: io ed una persona che ammiro e stimo anche al di là della nostra ventennale amicizia, Gabriella Trovato Duediquadri, vogliamo mettere a punto degli incontri per voi, per farvi entrare in contatto col vostro benessere e la vostra creatività. Non dico di più perchè ci lavoreremo – sorseggiando un buon latte di mandorla – durante l’estate… ma seguite le nostre pagine e saprete ogni cosa!
Insomma… è un momento di grossi assestamenti e cambiamenti. Con una mano stringo ciò che di bello ho e che di buono ho costruito (anche a partire dagli errori e dai momenti difficili) e con l’altra accolgo il cambiamento e i nuovi equilibri che si creeranno.. un ottimo modo per uscire dalla comfort zone, sporcarmi le mani e abbracciare nuove opportunità!
E se anche voi non amate (e solitamente disattendete) i “buoni propositi di Settembre”… beh, provate a fare come me. Fate ADESSO una lista di ciò che già avete realizzato e di ciò che volete realizzare e portatela sotto l’ombrellone, insieme a delle letture stimolanti, per lavorarci su in relax!
Che dite… vi va di seguire questi miei nuovi passi? Vi va d’invitare persone che possono essere interessate agli ambiti nei quali lavoro a seguirmi? Io vi aspetto, qui e su Facebook!
Non aspettare il momento opportuno: crealo. (G. B. Shaw)